Differenze tra Smart Home e Domotica
Domotica e Smart Home vengono spesso confuse e usate come sinonimi.
In effetti, quando si parla di Domotica, il significato è in parte simile a quello di Smart Home. Entrambe prevedono l’interazione tra dispositivi connessi tra loro che possono così essere avviati automaticamente e anche da remoto.
Ma esiste una notevole differenza tra Domotica e Smart Home. Per la Domotica occorre progettare un impianto specifico e eventuali modifiche successive sono molto complesse e a volte molto invasive.
Tutti i dispositivi sono integrati di solito tramite impianto elettrico e si controllano da un unico software e/o da un’app dedicata, con la possibilità di creare scenari totalmente personalizzabili.
Nel caso della Smart Home, il significato letterale è “casa intelligente”. La si ottiene tramite prodotti smart, connessi semplicemente via wireless e gestibili da smartphone. Esistono molte possibilità di personalizzazione ma più limitate rispetto alla Domotica.
Entrambe contribuiscono però a rendere l’ambiente più confortevole, aumentare la sicurezza e ridurre i consumi.
Anche per quanto riguarda i costi di realizzazione ci sono delle notevoli differenze ed è bene valutare a priori la scelta migliore.
Sicuramente è molto più facile aggiornare un impianto tradizionale con un sistema smart home che optare per un sistema basato sulla domotica pura.
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La prima sostanziale differenza, come anticipato, risiede nell’implementazione dei due sistemi. Un impianto domotico è un sistema cablato e collegato al proprio impianto elettrico. Dunque, richiede interventi strutturali e l’aiuto di un professionista. Per esempio, è un’opzione ideale nel caso di acquisto di una nuova casa o di lavori di ristrutturazione.
Al contrario, la smart home si presta perfettamente al fai da te ed è un sistema completamente wireless che non richiede interventi significativi. In particolare, la sua implementazione è rapida e semplice, e soprattutto flessibile: si possono aggiungere o eliminare dispositivi, in qualsiasi momento e senza troppe difficoltà.
Per il funzionamento della smart home la connessione a internet è essenziale; lo stesso non si può dire per un impianto domotico, dove la centralina, il vero e proprio cervello del sistema, può anche controllare localmente i diversi aspetti della casa grazie alla rete elettrica.
Inoltre, la domotica permette un livello di personalizzazione molto elevato. In altre parole, è possibile creare un impianto ad-hoc che venga incontro alle proprie personali esigenze. Al contrario, la smart home è più limitante da questo punto di vista ed è un sistema più rigido basato sulle funzionalità predefinite di ciascun dispositivo, più semplice da gestire, ma meno facile da utilizzare per applicazioni specifiche.
Come è facile intuire, anche i costi variano notevolmente. Optare per sistema domotico comporta un investimento importante (alcune migliaia di euro) che però contribuisce ad aumentare il valore complessivo di un immobile, anche grazie al suo impatto certificato sul risparmio energetico.
Creare una casa connessa in modo wireless è invece possibile con poche decine, o centinaia di euro in base alle proprie esigenze, acquistando i dispositivi direttamente negli shop online o fisici. Naturalmente, la smart home offre la possibilità di estendere l’ecosistema a piacimento e in maniera autonoma, anche se ogni sistema dei vari produttori presenta di limiti di unità che si possono collegare.